mercoledì 28 gennaio 2009

a un amico





Era una vacanza programmata da tempo. E’ andata in modo diverso da come avevo organizzato, ma comunque bene.



Quanti pensieri, quanti ricordi e poi forse a causa di “quei piccoli spostamenti del cuore” impercettibili, inaspettati ………mi sei venuto in mente tu.

Ti ho ritrovato tra le Dolomiti di Val di Fassa, ai piedi della Marmolada.

27 dicembre 1998.

Sono passati più di dieci anni.

Non è cambiato nulla Nick, i sapori, i colori, i profumi. Che bella la neve, quanta pace, quanta serenità. Il freddo non lo sento , eppure siamo sotto zero.
Ho camminato tanto, come non facevo da tempo. Sono ancora lenta sai? Le pareti rocciose sono davvero maestose qui, non le conoscevo da queste parti, ti ricordi, per me c’erano solo le Dolomiti di Brenta. Ma anche questo versante è spettacolare. I rifugi sono pieni, c’è tantissima gente. Non ho mai usato la macchina, ne sarai contento!

Mi guardo attorno ed in ogni volto posso rivederti, ogni volto è una stretta al cuore. Ho sciato Nick ci credi? Dai non ridere, so di averti detto che non lo avrei mai fatto, ma ci sono riuscita, non sei contento? Beh, sciato si fa per dire, sono riuscita a non cadere dagli sci per un tempo accettabile, mettiamola così.

Avevi ragione la montagna d’inverno è ancora più bella! Io sono cambiata invece Nick, tanto. Nella mia vita tutto è cambiato. Di poche cose sono orgogliosa e fiera, di molte altre ……decisamente meno. Mi riconosceresti? “E chi può dirlo”…… si’, so che mi risponderesti così.

Cammino lungo una pista innevata, alzo lo sguardo e vedo il rifugio Belvedere. L’emozione è la stessa di allora, manca poco e sono alla meta.
Dopo tanto tempo sono riuscita a rivederti com’eri prima, prima di quella maledetta cascata di ghiaccio.

Mi dispiace Nick, ci ho provato e non sono ancora riuscita a capire perché si deve morire a trent’anni, proprio sulle montagne che hai tanto amato. E ancora oggi non me ne frega niente del volere di quel Dio in cui tanto credevi. La montagna ha dato un senso alla tua vita, ma ancora oggi, qui, io non so dare un senso alla tua morte. Ma finalmente nella mia memoria c’è solo il tuo volto.
Accompagnami su altre vette, ancora in altri rifugi, in altri posti lontani dove nel silenzio delle montagne, nell'aria sottile, potrò ritrovare quella parte di me che so non essere completamente perduta.
Arrivederci Nick.

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